Da diversi anni promuoviamo la creazione di ecosistemi nei nostri vigneti. Nel 2015 abbiamo iniziato piantando bluegrass con trifoglio o qualche fiore per coprire completamente le nostre prime viti.

Col tempo ci siamo resi conto che stavano apparendo altre specie. Invece di cercare di distruggerli e favorire quelli che avevamo installato, abbiamo scelto di lasciare che la natura prendesse il suo posto e semplicemente di mantenere le nostre viti il ​​meno possibile per poterle lavorare in buone condizioni.
Oggi tra le nostre vigne troviamo decine di piante quanto più diverse possibile. Si va dall'ortica e dal cardo, al trifoglio, alla menta o alle fragoline di bosco. Ogni pianta ha il suo utilizzo: alcune attirano gli insetti impollinatori o che regolano altre popolazioni a rischio per le nostre viti, alcune decompatteranno il terreno con radici profonde e favoriranno l'infiltrazione della pioggia nel terreno, altre arricchiranno il terreno o favoriranno la comparsa di micorrisi, funghi che si sviluppano attorno alle radici per un migliore sviluppo della pianta.
I nostri terreni godono di una vita completa ed eccezionale ed è grazie a questi ecosistemi ritrovati e alla biodiversità che i nostri vini riflettono il meglio dei nostri terroir.
La nostra azienda agricola ha iniziato la conversione al biologico nel 2021

Un unico obiettivo, evidenziare ciò che i nostri appezzamenti ci offrono ogni anno. I vini vengono affinati sui lieviti, poi sulle fecce fini prima di essere imbottigliati per conferire loro volume, bontà e complessità.

Non filtriamo i nostri vini affinché mantengano tutta la loro sostanza e sviluppino un potenziale di invecchiamento molto migliore. I nostri champagne beneficiano di un invecchiamento minimo in bottiglia di 2 o 3 anni e di un anno di riposo dopo la sboccatura nelle nostre cantine.
Dal 2018 vinifichiamo alcuni dei nostri vini in botte o senza fermentazione malolattica per le nuove annate a venire!
Quest'anno la nostra novità, un Coteau Champenois, il Clos des potiers.