Il Sommelier: origini e storia
Il sommelier è una delle figure più affascinanti del mondo del vino.
Il termine "sommelier" di orgine francese e deriva dal provenzale del duecento "saumalier", anche se si pensa sia stato introdotto a partire dall'italiano "somigliere", adattato poi a "sommelier", per indicare la figura che si occupa della presentazione e del servizio del vino.
La figura del sommelier ha origini antichissime, nasce infatti nella Grecia classica, con mansioni però lontane da quelle del sommelier con cui siamo abituati a conversare oggi al ristorante. A quel tempo vi era la figura del "simposiarca", che dava prova della sua maestria durante il simposio dosando acqua e vino con miele e spezie dando vita, in un certo senso, ai primi abbinamenti.
Platone descrive in modo interessante i Simposi accompagnati da fiumi di vino gestiti dal simposiarca, appunto, durante l'impero Romano, una figura simile prende il nome di Rex Bibendi. Nel Rinascimento compaiono invece altre figure: il "cantiniere", responsabile dell'acquisto del vino, il "bottigliere", che si occupava di preparare il bicchiere di vino solo dopo aver assaggiato la bevanda per verificare che non contenesse del veleno, e infine la figura del "coppiere", che aveva il compito di portare il vino a tavola.
Il Sommelier di oggi è una figura professionale altamente qualificata, frutto di un lungo percorso di formazione su ogni aspetto del mondo vitivinicolo, in grado di realizzare un'analisi organolettica del vino molto accurata per verificane tipologia, qualità, caratteristiche e potenzialità di conservazione, soprattutto in funzione del corretto abbinamento vino-cibo.
Egli racconta il vino in ogni sua sfumatura, come se raccontasse una storia, adattando la narrazione al contesto in cui si trova.
E tu, sei sommelier o hai mai pensato di prendere questa qualifica?