L'inflazione dei prezzi del Dom Pèrignon

L'inflazione dei prezzi del Dom Pèrignon

Nel giro di soli quattro anni, abbiamo visto i prezzi delle grandi maisòn ed, in generale degli Champagne, aumentare drasticamente. Prova calzante nè è il prezzo del Dom Pérignon, cresciuto in questi anni del 127%. Prima che ciò avvenisse, annate del suo Champagne Brut quali la 2006 o la 2009, erano disponibili sul mercato a 110 euro, mentre ad oggi il prezzo dell’annata corrente si aggira sui 250 euro. Lo stesso discorso vale per la sua versione Rosè, che si poteva inizialmente acquistare a soli 270 euro mentre ad oggi è salita a 420, registrando quindi una crescita del 55%. Fattori contribuenti di questo forte aumento di prezzo sono stati COVID e guerra Russo-Ucraina, che hanno causato un aumento del prezzo delle materie prime (tra cui anche vetro e sughero), andando a gravare sul prezzo finale della bottiglia. Essendo comunque un aumento marginale, non giustifica l'importante aumento dei prezzi di Dom Pèrignon.

Questi forti aumenti hanno attratto sempre più persone interessate ad investire nel vino, facendo sì che la domanda fosse nettamente maggiore dell’offerta, e hanno lasciato campo fertile per i piccoli rècoltant, pronti ad offrire le loro bottiglie di qualità superiore con un rapporto qualità-prezzo nettamente elevato. Tutto ciò, causerà inevitabilmente ulteriori aumenti del prezzo, ed è solo nel 2024 che potremo sperare di ritrovare una stabilità, senza però contare sulla possibilità di deflazione.

Purtroppo, le vere vittime di questo trend sono gli appassionati, che si sono ritrovati a dover spendere oltre il doppio per assicurarsi una bottiglia del loro amato Champagne.
Tutto ciò non riguarda solo le bottiglie di Dom Pèrignon, ma anche tanti altri vini e Champagne.